L’aiuto e la vicinanza alle persone più deboli e più fragili è una priorità perché il riconoscimento delle diversità e dei bisogni altrui è uno dei più grandi indicatori di civiltà. Tale infatti si può chiamare quel mondo e quella società che non lasciano indietro nessuno, tanto meno chi fa più fatica a vivere. L’esperienza della pandemia dovrebbe averci insegnato, anche se c’è ancora molto da apprendere, che deboli e meno abili possiamo diventarlo tutti, in maniera più o meno passeggera. Gli Amici di Padre Monti, fedeli allo spirito del Beato di cui portano il nome, si sentono onorati di poter prestare il loro servizio per una causa tanto nobile e sempre attuale.

Se c’è un’emergenza che attraversa ogni Paese, del nord e del sud del mondo, questa è la situazione di tantissimi minori: abbandonati, abusati, mal-amati… la lista è lunga, e basta prendere una pagina di giornale qualsiasi per prendere coscienza di un fenomeno che forse si riteneva vinto e superato con l’avvento della tecnologia e di tanto benessere, ma che spesso proprio nei Paesi cosiddetti ricchi si manifesta in tutta la sua crudezza. Gli Amici di Padre Monti sostengono con una particolare attenzione le attività e le istituzioni che si occupano di creare un nuovo clima di famiglia e di fiducia nelle viste spesso spezzate di tanti ragazzi del nostro tempo.

Sin dall’inizio l’Associazione si è impegnata notevolmente per la realizzazione e il sostegno di alcuni centri di accoglienza diurna e residenziale per minori in situazione di disagio o disabili in supporto all’azione familiare. La necessità di questi centri è oltremodo evidente dove si tende ad uniformare i bisogni e le situazioni di vita, in un’ottica puramente economica, che spesso non tiene conto delle effettive necessità delle persone che si curano. Pur con le sue risorse limitate, l’Associazione ha contributo ed intende contribuire a creare dei luoghi in cui l’accoglienza della persona sia al centro dell’attività e degli interessi della struttura e degli operatori che vi collaborano.